Volere è potere

(Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre 2017)

Tutti gli strumenti che desideri a portata di mano !

Quando si pensa ad un sogno nel cassetto, si pensa a qualcosa di irrealizzabile o di molto lontano rispetto alla nostra realtà di tutti i giorni.

Il mio, ad esempio, è quello di diventare una programmatrice di videogiochi.

Ma come diventarlo ? Che laurea prendere ? Da dove cominciare ? Pensavo sinceramente che fosse un sogno irraggiungibile.

Arrivata in Francia, ho ottenuto la laurea in programmazione web in soli sei mesi e ho immediatamente trovato lavoro. Ma il web è molto diverso dalla programmazione di applicazioni e videogiochi, anche se la logica è la stessa.

Sbirciando di qua e di là ho visto che in effetti esistono scuole specifiche, però quando si ha un lavoro, una casa, degli animali, non ci si può permettere di dire : “ok, faccio le valige e me ne vado“.

Oggigiorno sono sempre più sicura che internet è la risposta a tutte le nostre preghiere ( o quasi ). Ho trovato una scuola online che permette di imparare gli strumenti necessari alla programmazione di videogiochi e che mi ha permesso d’incontrare :

  • Laurent Michaud ( iDate, specialista del videogioco in Francia )
  • Fabien Delpiano ( Pastagames, Wild )
  • Fred Markus ( Feerik, Ubisoft, Epic, Nintendo … )
  • Emeric Thoa ( The Game Bakers )
  • Jérémy ZELER-MAURY ( Midgar Studio )
  • Florian Boeuf ( Casual Box, Digital Lounge, Gamecodeur )
  • Alain Le Guirec ( Cryo, Delphine Software )

Se avete lo stesso sogno, sappiate che queste persone mi hanno affermato di aver imparato tutto da soli. E come ha detto Fred Markus grazie ad internet abbiamo tutti gli strumenti a portata di mano.

Avere una laurea è bello, piacevole, a volte la chiedono, a volte no, ma non è assolutamente necessaria in questo settore. Se siete veramente appassionati, troverete da soli la vostra strada, perché volere è potere.

Appassionata di giochi di ruolo giapponesi, genere che ha scoperto grazie alla saga Final Fantasy e approfondito con i capolavori usciti negli ultimi anni, s’interessa al retrogaming, rigiocando vecchie glorie come Monkey Island, Prince of Persia o vecchi capolavori marchiati Nintendo. Antonella comincia il suo percorso giornalistico in Italia, lavorando con Gamerepublic, PS Mania e Pokémon Mania. Si trasferisce in Francia per studiare la programmazione web : grazie a questo percorso anomalo ecco che nasce Game Universe.

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