Cyberpunk 2077

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Cyberpunk 2077: non sarà presente un vero e proprio sistema morale

Cyberpunk 2077
(Ultimo aggiornamento: 24 Giugno 2019)

Sono molti i giochi che, nel corso del tempo, sono stati sviluppati tenendo conto delle scelte morali. Come per Detroit Become Human, il giocatore poteva decidere se intraprendere una serie di scelte buone o cattive che poi si ripercuotevano sul finale della storia.

Sappiamo che anche Cyberpunk 2077 avrà una serie di finali multipli diversi, ma tuttavia non sarà presente un vero e proprio sistema morale: in parole povere non ci saranno scelte giuste o sbagliate. I diversi finali dipendono in ogni caso dall’agenzia e le scelte fatte dal giocatore. Gli sviluppatori di Projekt RED hanno affermato di essere principalmente concentrati sull’aspetto singleplayer, non avendo però smentito la presenza di una modalità multigiocatore che potrebbe essere aggiunta in seguito al lancio del titolo.

Secondo GamingBolt, il quest director Mateusz Tomaszkiewicz ha dichiarato che il gioco non avrà un vero sistema per le scelte buone o cattive. “Non esiste un sistema morale di per sé” ha dichiarato il quest director “Tuttavia per completare il gioco in modo non letale dovrete essere molto bravi nell’azione furtiva. Sarete in grado di investire punti in abilità che vi consentiranno di nascondervi meglio tra le ombre, dovrete usare armi che stordiranno il nemico anziché ucciderlo e così via.“.

Il 9 giugno 2019, nel corso dell’annuale edizione dell’E3, il gioco torna a mostrarsi durante la conferenza Microsoft con un nuovo trailer. Qui, per la prima volta, fa la sua comparsa il personaggio di Johnny Silverhand, interpretato da Keanu Reeves.

Vi ricordiamo che Cyberpunk 2077 sarà disponibile a partire dal 16 aprile 2020 per PC, Xbox One e PlayStation 4.

Infine, vi ricordiamo che la demo dell’E3 2019 presentata a porte chiuse di Cyberpunk 2077 sarà mostrata al PAX West.

Appassionata di giochi di ruolo giapponesi, genere che ha scoperto grazie alla saga Final Fantasy e approfondito con i capolavori usciti negli ultimi anni, s’interessa al retrogaming, rigiocando vecchie glorie come Monkey Island, Prince of Persia o vecchi capolavori marchiati Nintendo. Antonella comincia il suo percorso giornalistico in Italia, lavorando con Gamerepublic, PS Mania e Pokémon Mania. Si trasferisce in Francia per studiare la programmazione web : grazie a questo percorso anomalo ecco che nasce Game Universe.

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